Dopo sei anni di lavori è stato presentato al pubblico oggi, 10 novembre, alla presenza del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e del Direttore generale Musei Massimo Osanna, il compimento del grande progetto di riqualificazione e di riallestimento del percorso espositivo del Complesso monumentale della Pilotta a Parma, ideato dal Direttore Simone Verde in collaborazione con il suo staff.
La finalità dell’intervento, che ha interessato circa 30.000 mq, è stata quella di riportare alla sua originaria unità una delle più importanti concentrazioni italiane di documenti, beni culturali, artistici e librari, riunendo istituti nati insieme e smembrati nell’Ottocento, consentendo di riscoprire così il senso originario con cui il Complesso si è costituito e organizzato nel tempo, nonché il legame tra il contenuto e lo straordinario contenitore architettonico.
Il vasto progetto, che include anche l’apertura della sezione archeologica, completamente ripensata e riqualificata secondo i principi innovativi della ricerca scientifica, si estende anche agli spazi connettivi del Complesso, come lo scalone monumentale, il vestibolo del teatro, l’area esterna dei cortili che versavano in condizioni di degrado, per coinvolgere poi luoghi come la Galleria e il Museo archeologico rimasti a lungo disconnessi dal corpo dell’edificio.
Una parte consistente dei lavori si è infatti concentrata sulla ex Galleria Nazionale, con la messa in sicurezza e il restauro delle opere, quest’ultime riallestite in termini di riflessione concettuale delle collezioni, a cavallo tra filologia storica, valorizzazione e contestualizzazione architettonica contemporanea. Un esempio è incarnato dalla recente riapertura al pubblico dell’Ala Nord Alta con sette nuove sale dedicate all’arte emiliana tra Cinquecento e primo Seicento, e il nuovo allestimento delle sale dell’Ala Nord bassa, o la Passerella Farnese, con un ricco patrimonio di medaglie e monete rinascimentali e di volumi a stampa finora mai esposti.
Anche il Teatro Farnese del 1618, primo teatro moderno della storia europea, è stato sottoposto a un lungo ciclo di interventi di varia tipologia, dalla manutenzione alla musealizzazione di spazi precedentemente chiusi al pubblico, come nel caso delle sottogradinate, trasformate adesso in aree museali. In più è stato prodotto un videomapping che, attraverso l’utilizzo di proiezioni, suoni e immagini in movimento, ricrea e riporta in scena alcune idee e sperimentazioni sceniche del teatro moderno realizzate qui per la prima volta.
Gli interventi hanno inoltre interessato sia la Biblioteca Palatina, con il suo fondo di disegni e stampe unico al mondo, con la riapertura al pubblico della Galleria dell’Incoronata (dal nome della sinopia del Correggio qui conservata), destinata nel tempo a magazzino, e il Museo Bodoniano, alla cui collezione è stata trovata una nuova destinazione al piano terra, caratterizzata da un’estetica stile impero.
Uno dei compimenti più significativi riguarda anche la cosiddetta Sala ottagona della Rocchetta, primo allestimento romantico d’Italia, conseguito con il ritorno delle opere da Parigi dopo le spoliazioni napoleoniche, menomata dagli interventi degli anni Settanta che ne avevano rimosso i tessuti di arredamento, e oggi inaugurata anch’essa oggi dopo un lungo lavoro di restauro.
La Nuova Pilotta si arricchisce infine di ulteriori spazi e servizi per soddisfare le più varie esigenze del pubblico, come un grande tavolo multimediale e interattivo all’ingresso dell’Ala ovest, il ripensamento delle aree della biglietteria, del guardaroba, del nuovo blocco di servizi igienici e della nursery room, dello spazio ristoro e delle aree esterne, fra cui il Cortile della Cavallerizza, trasformato in un giardino aperto periodicamente al pubblico.
In allegato il comunicato stampa.