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Qual è il ruolo della Direzione generale Musei? Quali sono le sue funzioni e come è organizzata?

Mission

La Direzione generale Musei ha l’obiettivo di favorire la ricerca e la diffusione delle conoscenze riguardanti il patrimonio culturale italiano custodito nei musei e rappresentato nei luoghi della cultura, al fine di condividerne valori e originalità con il resto del mondo.

Lavora per assicurare l’accessibilità totale e la fruizione del patrimonio culturale monitorando l’efficienza e la qualità dei servizi al pubblico.

Intende fidelizzare i pubblici dei musei e dei luoghi della cultura anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie e dei social media.

Sostiene la nascita di reti territoriali che coinvolgano diversi attori, nell’ambito delle loro competenze, al fine di valorizzare pienamente il patrimonio culturale nel suo complesso e il ruolo sociale dei musei.

Promuove sistemi innovativi di gestione, anche partecipata, dei musei e dei luoghi della cultura.

Progetta il futuro attraverso la conservazione del patrimonio e la promozione della creatività, della qualità della vita e delle diversità culturali presenti nel territorio.

 

Organigramma della Direzione generale Musei

Funzioni

  • Cosa fa la Direzione generale

    • 01 Guida e coordina i musei statali italiani

      Svolge funzioni d'indirizzo e controllo ed elabora linee guida in conformità con i più elevati standard internazionali, aiutando i musei italiani a crescere e migliorare.

    • 02 Valorizza il patrimonio culturale statale

      Svolge funzioni e compiti di valorizzazione del patrimonio culturale statale favorendo le politiche di integrazione dei beni culturali e del paesaggio a livello territoriale.

    • 03 Regola e favorisce l’accesso alle strutture

      Elabora linee guida in materia di orari di apertura, bigliettazione e politiche dei prezzi per l'ingresso ai musei e ai luoghi della cultura statali.

    • 04 Lavora sul territorio

      Cura il coordinamento fra le regioni, gli enti pubblici e privati, offre sostegno tecnico-amministrativo a livello nazionale e promuove la costituzione di Direzioni regionali Musei per una gestione integrata delle attività di musei e luoghi della cultura.

    • 05 Cura le iniziative culturali

      Promuove accordi e facilita lo scambio di opere a livello internazionale, stabilisce i criteri di prestito di beni e dichiara il rilevante interesse culturale o scientifico di mostre, manifestazioni ed esposizioni.

    • 06 Monitora la qualità

      Aggiorna costantemente la carta dei servizi, elabora parametri qualitativi in conformità con gli standard ICOM e verifica il rispetto dell’insieme delle linee guida da parte dei musei statali.

    • 07 Incoraggia la partecipazione attiva

      Redige e pubblica un rapporto annuale sulla gestione dei servizi museali, promuove e gestisce progetti di sensibilizzazione e campagne pubbliche di raccolta fondi di interesse culturale.

    Massimo Osanna
    Direttore generale Musei

    06 6723 4930

    Massimo Osanna è Professore ordinario di Archeologia classica dell’Università di Napoli “Federico II”, è Direttore generale Musei presso il Ministero della cultura. Ha diretto tra il 2014 e il 2020 la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e poi il Parco Archeologico di Pompei.

    Ha insegnato presso l’Università della Basilicata, dove ha diretto la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera. Ha insegnato come visiting professor presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi e l’Università di Heidelberg. Ha svolto attività di ricerca finanziate dalla Fondazione Humboldt presso le Università di Berlino e Heidelberg, nonché come borsista presso la Scuola archeologica italiana di Atene. È stato Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata.

    Ha diretto pluriennali attività di ricerca sul campo in Italia (Torre di Satriano, Ascoli Satriano, Pantelleria, Taureana di Palmi, Gabii) e all’estero (Alesia). Attualmente conduce con l’Ephoria delle Cicladi e l’École française d’Athènes ricerche nell’isola di Rheneia.

    A Pompei, dove ha coordinato la messa in sicurezza dell’intera città e i restauri dei maggiori edifici, insieme a progetti di valorizzazione e di fruizione nell’ambito del Grande Progetto Pompei, ha promosso vaste ricerche nei santuari e negli spazi pubblici della città in collaborazione con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché le nuove ricerche della Regio V.

    È autore di oltre un centinaio di saggi e monografie dedicati all’archeologia della Grecia e dell’Italia antica, allo studio della ritualità antica, alla ricostruzione dei pattern insediativi e ai fenomeni di mobilità e di contatti culturali nonché agli aspetti di gestione e conservazione del patrimonio culturale.

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  • Uffici

    La Direzione generale è organizzata in due uffici: il Servizio I che si occupa di Servizi amministrativi e vigilanza e il Servizio II che si occupa del Sistema museale nazionale

    • Servizio I

      Servizio amministrativo e vigilanza. Cura le attività connesse alle collezioni museali, programma il bilancio, si occupa di vigilanza, della gestione del personale e risolve eventuali contenziosi.

      Organizzazione e bilancio

      Elabora direttive e circolari esplicative nelle materie di competenza della Direzione generale.

      Predispone gli elementi ai fini della elaborazione di atti normativi e della risposta agli atti parlamentari di indirizzo, controllo e sindacato ispettivo.

      Cura i rapporti con la Corte dei conti e il raccordo con l’O.I.V. nell’adempimento e monitoraggio degli obblighi di pubblicità e trasparenza.

      Fornisce il supporto al Direttore generale nell’attività di vigilanza sui musei dotati di autonomia speciale e al funzionamento del Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura.

      Cura l’istruttoria per gli interventi diretti al riequilibrio finanziario tra gli istituti e i luoghi della cultura statali.

      Elabora, anche avvalendosi delle banche dati predisposte dalla Direzione generale Organizzazione, parametri qualitativi e quantitativi, procedure e modelli informatici diretti a valutare la gestione degli istituti e dei luoghi della cultura statali, in termini di economicità, efficienza ed efficacia.

      Promuove l’erogazione di elargizioni liberali da parte dei privati.

      Mostre ed esposizioni in Italia e all’estero

      Cura gli accordi culturali con istituzioni dotate di adeguato prestigio, italiane e straniere, finalizzati alla organizzazione di mostre od esposizioni; la dichiarazione di rilevante interesse culturale o scientifico di mostre od esposizioni di beni culturali; nonché gli adempimenti in materia di acquisti di cose o beni culturali, previo parere del competente Comitato tecnico-scientifico.

      Assume in capo al Ministero i rischi cui sono esposti i beni culturali dei quali sia stata autorizzata la partecipazione a mostre od esposizioni, sul territorio nazionale o all’estero, ai sensi dell’articolo 48, collima 5, del Codice.

      Cura i diritti patrimoniali immateriali rinvenienti allo Stato da mostre, esposizioni o eventi.

      Fornisce il supporto al Direttore generale nella predisposizione, sentiti i competenti organi consultivi, dei criteri e delle linee guida per la ricezione in comodato o in deposito, di cose o beni da parte di istituti e luoghi della cultura, ai sensi dell’art. 44 del Codice.

      Direttore Servizio I

      06 6723 4978

    • Servizio II

      Sistema museale nazionale. Coordina le attività connesse al Sistema museale nazionale, alle Direzioni regionali Musei e ai Musei e parchi archeologici dotati di autonomia speciale.

      Valorizzazione territoriale integrata

      Promuove, anche tramite convenzione con Regioni, enti locali e altri soggetti pubblici e privati, la costituzione di reti museali per la gestione integrata e il coordinamento dell’attività dei musei e dei luoghi della cultura nell’ambito dello stesso territorio.

      Livelli uniformi di qualità

      Aggiorna i livelli minimi uniformi di qualità delle attività di valorizzazione.

      Elabora modelli, standard, linee guida in materia di gestione e valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura, con particolare riguardo ai musei, in conformità con gli standard elaborati dall’ICOM.

      Elabora parametri qualitativi e quantitativi, procedure e modelli informatici diretti a valutare la qualità dei servizi di fruizione e di valorizzazione erogati dagli istituti e luoghi della cultura statali.

      Accessibilità e servizi per il pubblico

      Elabora linee guida in materia di orari di apertura, bigliettazione e politiche dei prezzi per l’accesso ai musei e ai luoghi della cultura statali, anche in forma integrata.

      Predispone modelli di bandi di gara e di convenzioni-tipo per l’affidamento dei servizi per il pubblico, nonché per la costituzione di soggetti giuridici per la valorizzazione del patrimonio culturale.

      Elabora il rapporto annuale sulla gestione dei servizi per il pubblico presso gli istituti e i luoghi della cultura.

      Fruizione culturale

      Promuove accordi culturali con istituzioni straniere o italiane all’estero.

      Elabora programmi e promuove iniziative finalizzate all’incremento dell’offerta turistica destinata alla fruizione del patrimonio culturale, con particolare riferimento ai siti e agli elementi dichiarati dall’UNESCO patrimonio culturale o immateriale dell’Umanità.

      Partecipa alla definizione degli indirizzi strategici dei progetti relativi alla promozione turistica degli itinerari culturali e di eccellenza paesaggistica.

      Roberto Vannata
      Direttore Servizio II

      06 6723 4963

  • Musei statali dotati di autonomia speciale

    La Direzione generale esercita poteri di direzione, indirizzo, coordinamento e controllo sui seguenti istituti e musei di rilevante interesse nazionale, dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa.

    • Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte Direttore Filippo Masino 011 5641711 www
    • Musei nazionali di Genova – Direzione regionale Musei nazionali Liguria Direttore ALESSANDRA GUERRINI 010 271 0236 www
    • Palazzo Ducale di Mantova Direttore Stefano L'Occaso 0376 352 100 www
    • Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna Direttore Marianna Bressan
    • Museo storico e Parco del Castello di Miramare - Direzione regionale Musei nazionali Friuli-Venezia Giulia Direttore Andreina Contessa 040 224 143 www
    • Museo Nazionale dell'Arte Digitale Direttore Maria Paola Borgarino 02 8029 4215 www
    • Complesso monumentale della Pilotta Direttore Stefano L'Occaso (ad interim) 0521 233 309 www
    • Gallerie Estensi Direttore Alessandra Necci 059 439 5707 www
    • Musei nazionali di Ferrara Direttore AVOCATA DAL DIRETTORE OSANNA CON DELEGA (DOTT.SSA. ALESSANDRA NECCI))
    • Musei nazionali di Ravenna Direttore Andrea Quintino Sardo
    • Musei nazionali di Bologna – Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna Direttore Maria Luisa Pacelli 051 4209 411 www
    • Museo archeologico nazionale di Firenze Direttore Daniele Federico Maras 055 5389100
    • Ville e residenze monumentali fiorentine Direttore Federica Bergamini
    • Musei nazionali di Siena Direttore Axel Hémery 0577 281 161 www
    • Musei nazionali di Pisa Direttore Massimo Dadà
    • Musei nazionali di Lucca
    • Parchi archeologici della Maremma Direttore Leonardo Bochicchio
    • Galleria dell'Accademia di Firenze Direttore Avocato dal Direttore GENERALE MUSEI Massimo Osanna 055 098 7100 www
    • Musei del Bargello Direttore Avocato dal Direttore GENERALE MUSEI Massimo Osanna 055 238 8606 www
    • Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria Direttore Costantino D’Orazio 075 5866 8415 www
    • Palazzo Ducale di Urbino - Direzione regionale Musei nazionali Marche Direttore Luigi Gallo 0722 2760 www
    • Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma Direttore AVOCATA DAL DIRETTORE MASSIMO OSANNA 06 68191100 www
    • Gallerie Nazionali d'arte antica Direttore Thomas Clement Salomon 06 481 4591 www
    • Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Direttore Luana Toniolo 06 3226 571 www
    • Museo delle Civiltà Direttore Andrea Viliani 06 5926 148 www
    • Parco archeologico dell'Appia antica Direttore Simone Quilici 06 477 881 www
    • Parco archeologico di Ostia antica Direttore Alessandro D'Alessio 06 5635 8036 www
    • Villa Adriana e Villa D'Este Direttore Andrea BRUCIATI 0774 312 070 www
    • Musei e parchi archeologici di Praeneste e Gabii Direttore Martina Almonte 06 9538100
    • Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia Direttore Vincenzo Bellelli 0766 856036 www
    • Ville monumentali della Tuscia
    • Museo nazionale d'Abruzzo dell'Aquila Direttore Federica Zalabra 0862 28420 www
    • Musei archeologici nazionali di Chieti – Direzione regionale Musei nazionali Abruzzo Direttore Massimo Sericola 0871 331668 www
    • Parco archeologico di Sepino e Museo Sannitico di Campobasso – Direzione regionale Musei nazionali Molise Direttore Enrico Rinaldi 0874 790 207 www
    • Palazzo Reale di Napoli Direttore Mario Epifani 081 5808 255 www
    • Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini di Napoli Direttore ANTONELLA CUCCINIELLO 081 294444 www
    • Musei nazionali del Vomero
    • Musei e parchi archeologici di Capri
    • Parco archeologico di Ercolano Direttore Francesco SIRANO 081 7324 315 www
    • Parco archeologico dei Campi Flegrei Direttore FABIO PAGANO 081 199 362 89 www
    • Parchi archeologici di Paestum e Velia Direttore Tiziana D'Angelo 0828 811 023 www
    • Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia Direttore AVOCATA DAL DIRETTORE OSANNA CON DELEGA (ARCH. FRANCESCO LONGOBARDI) 080 5285231 www
    • Museo archeologico nazionale di Taranto Direttore Stella Falzone 099 453 2112 www
    • Musei nazionali di Matera – Direzione regionale Musei nazionali Basilicata Direttore Annamaria Mauro 0835 256 211 www
    • Musei e parchi archeologici di Melfi e Venosa Direttore Tommaso Serafini 0972 36095
    • Parchi archeologici di Crotone e Sibari Direttore Filippo Demma 0981 79166 www
    • Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Direttore Fabrizio Sudano 0965 898 272 www
    • Musei nazionali di Cagliari Direttore Francesco Muscolino 070 655 911 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Calabria Direttore FILIPPO DEMMA (AD INTERIM) 0984 795639 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Campania Direttore AVOCATA DAL DIRETTORE MASSIMO OSANNA 081 2294454 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Lazio Direttore Elisabetta Scungio 06 69994251 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Lombardia Direttore Rosario Maria Anzalone 02 802941 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Sardegna Direttore Valentina Uras 070 34281 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Toscana Direttore STEFANO CASCIU 055 27189750 www
    • Direzione regionale Musei nazionali Veneto Direttore DANIELE FERRARA 041 2967 611 www

    Tra i musei di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale, i seguenti Istituti dipendono funzionalmente dalla Direzione generale.

  • Direzioni regionali Musei

  • Comitato tecnico-scientifico per i musei e l'economia della cultura

    I Comitati tecnico-scientifici sono organi di consulenza del Ministero e, in particolare, delle Direzioni generali di settore.

    IL Comitato

    La Direzione generale Musei, nello svolgimento della propria attività e per le questioni di propria competenza, si avvale della consulenza del Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura, che svolge le seguenti funzioni:

    • avanza proposte per la definizione di piani e programmi per i beni culturali e paesaggistici finalizzati a favorire l’incremento delle risorse destinate al settore;
    • esprime pareri, a richiesta del Segretario generale o dei direttori generali, ed avanza proposte su questioni di carattere tecnico-economico concernenti gli interventi per i beni culturali.

    (art. 28 del DPCM 169/2019)

Il museo in Italia

A partire dal 2014, con il Decreto ministeriale Organizzazione e funzionamento dei musei statali, il Ministero della cultura ha avviato una riforma dei musei statali che, attraverso successive modifiche, ha rinnovato il sistema museale, definendo la missione dei musei, nuove forme organizzative e modalità di gestione, e un forte investimento sulla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

Che cosa è un museo

Lo statuto dell’International Council of Museums, approvato a Vienna nel 2007, definisce il Museo «un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto».
La definizione di ICOM è stata accolta nel 2014 dalla normativa italiana che, nel quadro della nuova organizzazione dei musei statali, ha aggiunto alla fine la seguente precisazione: “promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica” (D.M. 23 dicembre 2014, art. 1).
Con la riorganizzazione ministeriale del 2019, la stessa definizione è stata estesa a tutti i luoghi della cultura statali: «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica» (DPCM 169/2014, art. 43).
Nell’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, i musei sono compresi fra i luoghi della cultura insieme, fra gli altri, alle aree e ai parchi archeologici e ai complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale.
Il 24 agosto 2022, in occasione dell’Assemblea generale straordinaria di Praga, è stata approvata la nuova definizione di museo di ICOM: “ll museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

L’IDENTITÀ DEL MUSEO

Ogni museo ha un suo statuto ed è dotato di un proprio bilancio, redatto secondo principi di pubblicità e trasparenza, che evidenzia la pianificazione e i risultati della sua gestione finanziaria e contabile.

Statuto

Lo statuto è il documento costitutivo del museo, ne dichiara la missione, gli obiettivi e l’organizzazione. A titolo esemplificativo, e non esaustivo, disciplina la denominazione e la sede del museo; le finalità, le funzioni e l’ordinamento interno dell’istituzione; il patrimonio e l’assetto finanziario.
Il fatto che ogni museo sia dotato di uno statuto (o di un regolamento, se non ha lo status giuridico di ente autonomo) costituisce un requisito minimo per il suo riconoscimento. Perché si possa parlare di museo deve esistere un atto scritto dove siano dichiarate finalità e funzioni, e il suo governo e la sua gestione siano regolamentati.
Lo statuto o regolamento è elaborato dal museo in coerenza con l’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (DM 10 maggio 2001), con il Codice etico di ICOM e con quanto stabilito dal Decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, individuando chiaramente:

  • la natura del museo quale organismo permanente e senza scopo di lucro;
  • la missione e le finalità del museo;
  • le forme di governo e di gestione;
  • l’assetto finanziario e l’ordinamento contabile;
  • le norme in materia di personale;
  • le dotazioni di carattere strutturale e le norme in materia di sicurezza;
  • il patrimonio;
  • i principi generali per la gestione e cura delle collezioni;
  • i principi generali di erogazione dei servizi al pubblico;
  • le modalità di raccolta dei dati sull’attività e la gestione del museo, a fini statistici e di programmazione;
  • i compiti e le funzioni che il museo intende assumere in riferimento al contesto territoriale, nonché nell’ambito di una eventuale organizzazione in forma associata.

La responsabilità primaria di dotare i musei da loro dipendenti di uno statuto e/o di un regolamento strutturato spetta all’Ente proprietario o all’Amministrazione responsabile.

Nei musei statali, lo statuto è adottato dal Direttore regionale Musei, su proposta del Direttore del museo, e approvato dal Direttore generale Musei. Per i musei dotati di autonomia speciale, lo statuto
è adottato dal Consiglio di amministrazione del museo e approvato con decreto del Ministro, su proposta del Direttore generale Musei.
Per i musei dotati di personalità giuridica, lo statuto è adottato secondo le modalità previste nell’atto istitutivo dell’ente.

L’organo di governo del museo è tenuto ad approvare e rendere pubblico un documento programmatico che, in adesione allo statuto e/o al regolamento del museo, ne individui gli obiettivi annuali e pluriennali.
Per un museo, dotarsi di statuto rappresenta uno dei requisiti minimi per l’accreditamento al Sistema museale nazionale.

Organizzazione

Ogni museo ha 5 distinte aree funzionali, ognuna assegnata a una o più unità di personale responsabile:

  1. direzione;
  2. cura e gestione delle collezioni, studio, didattica e ricerca;
  3. marketing, fundraising, servizi e rapporti con il pubblico, pubbliche relazioni;
  4. amministrazione, finanze e gestione delle risorse umane;
  5. strutture, allestimenti e sicurezza.

Il direttore del museo è il custode e l’interprete dell’identità e della missione del museo, nel rispetto degli indirizzi del Ministero.

Forme di gestione

La Direzione generale Musei promuove, anche tramite convenzione con Regioni, enti locali e altri soggetti pubblici e privati, la costituzione di reti museali per la gestione integrata e il coordinamento delle attività dei luoghi della cultura nel territorio.
Assicura il proprio supporto operativo alla creazione di fondazioni museali aperte alla partecipazione di soggetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 112 e 115 del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Un importante documento di riferimento per la gestione integrata è costituito dalla Convenzione di Faro, in cui si sottolinea l’importanza della sinergia fra pubbliche istituzioni, comunità di territoriali e portatori d’interesse interessati a tutelare, valorizzare e trasmettere ¬– con azioni di sostegno condivise – l’eredità culturale alle generazioni future.

Gli standard museali

L’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (DM 10 maggio 2001) definisce requisiti minimi, valori di riferimento, atti dovuti, linee guida, criteri operativi, procedure. È un manuale di qualità, un utile strumento di diagnosi e di autovalutazione della situazione in cui si trovano i musei italiani.

Il testo è articolato in otto ambiti di riferimento: I Status giuridico; II Assetto finanziario; III Strutture; IV Personale; V Sicurezza; VI Gestione delle collezioni; VII Rapporti con il pubblico e relativi servizi; VIII Rapporti con il territorio.

Le prescrizioni e le indicazioni contenute nel decreto ministeriale hanno gradi differenziati di efficacia nei confronti dei destinatari. Sono ineludibili le prescrizioni che riguardano la sicurezza delle persone e delle cose; mentre si lasciano ampi margini di discrezionalità per quanto riguarda le attività promozionali e didattiche.

Tra i pochissimi obblighi chiaramente esplicitati nel testo, due sono indicati come irrinunciabili:

  • dotare il museo di uno statuto o di un regolamento;
  • individuare chiaramente il responsabile delle collezioni e delle attività.

Dall’Atto di indirizzo, prendono le mosse nel 2018 i Livelli uniformi di qualità per i musei (LUQV), pubblicati come Allegato al DM 113/2018.
I Livelli uniformi di qualità per i musei costituiscono per i musei un importante documento di verifica del raggiungimento degli standard museali.
Sono suddivisi in standard minimi e obiettivi di miglioramento, entrambi articolati in tre macro-ambiti: organizzazione; collezioni; comunicazione e rapporti con il territorio.
I Livelli uniformi di qualità per i musei costituiscono un’opportunità di autovalutazione del museo, ma anche uno strumento indispensabile per l’accreditamento al Sistema museale nazionale.

Il Sistema museale nazionale

Il Sistema museale nazionale è il progetto coordinato dalla Direzione generale Musei che mira alla messa in rete degli oltre 5.000 musei e luoghi della cultura italiani al fine di migliorare la gestione del patrimonio culturale.
Tutti i musei italiani possono entrare a fare parte del Sistema museale nazionale, su base volontaria, mediante un processo di accreditamento gestito dalla Direzione generale Musei.
Il Sistema museale nazionale include i musei statali e ogni altro museo di appartenenza pubblica o privata, ivi compresi i musei scientifici, i musei diocesani e i musei universitari.
Le modalità di organizzazione e di funzionamento di questa rete nazionale sono stabilite dalla Direzione generale Musei, cui competono la promozione, lo sviluppo e la realizzazione del Sistema, al fine di favorire un dialogo continuo fra le diverse realtà museali pubbliche e private del territorio, e dar vita a un’offerta integrata di attività e di servizi al pubblico

I musei di natura pubblica e privata
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio distingue i musei, come tutti i luoghi della cultura, a seconda della loro natura pubblica o privata. In particolare, nell’art. 101, specifica che i musei, come tutti i luoghi della cultura, se appartengono a soggetti pubblici sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico (comma 3), secondo le modalità stabilite dall’art. 102 del Codice; mentre le strutture espositive e di consultazione nonché i luoghi della cultura che appartengono a soggetti privati e sono aperti al pubblico «espletano un servizio privato di utilità sociale» (articolo 101, comma 4). In entrambi i casi, la disciplina giuridica di fruizione è regolata dagli articoli successivi del Codice

I musei statali

L’insieme dei musei statali afferenti al Ministero della cultura è composto dai musei e parchi archeologici di rilevante interesse nazionale, che sono dotati di autonomia speciale, e dagli altri musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali distribuiti su tutto il territorio italiano, organizzati in 17 Direzioni regionali Musei, fatta eccezione per le regioni a statuto speciale Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Sicilia, cui si aggiunge la Direzione dei musei statali della Città di Roma.

I musei dotati di autonomia speciale

Nel 2014 nascono i primi 20 musei dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa: la Galleria Borghese, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria nazionale d’Arte moderna e contemporanea, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo e Real bosco di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta, la Galleria dell’Accademia di Firenze, le Gallerie Estensi, le Gallerie nazionali d’arte antica, i Musei del Bargello, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, il Museo archeologico nazionale di Taranto, il Parco archeologico di Paestum e Velia, il Palazzo Ducale di Mantova, il Palazzo Reale di Genova, i Musei reali di Torino, la Galleria nazionale delle Marche e la Galleria nazionale dell’Umbria.

Nel 2016, con la seconda fase della riforma dei beni culturali, i Musei autonomi diventano 30. Costituiscono “nuovi musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura” dotati di autonomia speciale: il Complesso monumentale della Pilotta; il Museo delle Civiltà; il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia; il Museo nazionale romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare; il Parco archeologico dell’Appia Antica; il Parco archeologico dei Campi Flegrei; il Parco archeologico di Ercolano; il Parco archeologico di Ostia Antica; Villa Adriana e Villa d’Este.

Tra gli istituti dotati di autonomia speciale si annoverano inoltre la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica di Roma e la Soprintendenza speciale per Pompei, che nel 2017 diventano Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma, Parco archeologico del Colosseo e Parco archeologico di Pompei.

Nel 2019 seguono altri accorpamenti e modifiche, in seguito a cui il Museo etrusco di Villa Giulia, la Galleria dell’Accademia e il Parco archeologico dell’Appia antica perdono temporaneamente l’autonomia per poi successivamente rientrare nell’elenco dei “musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale”, cui si aggiungono anche: Vittoriano e Palazzo Venezia, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo nazionale di Matera, Palazzo Reale di Napoli, il Museo archeologico nazionale di Cagliari, il Museo nazionale d’Abruzzo e il Parco archeologico di Sibari.

Nel 2021, con l’acquisita autonomia del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, della Pinacoteca nazionale di Siena, del Parco archeologico di Sepino e del Museo nazionale dell’arte digitale, i musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura afferenti alla Direzione generale Musei diventano 43. Di questi, 11 sono uffici di livello dirigenziale generale e 32 sono uffici di livello dirigenziale non generale(D.M. 380/2021).

Direzioni regionali musei

Tra le novità più significative della riforma della Ministero della cultura avviata dal Ministro Dario Franceschini nell’agosto del 2014, vi è la creazione di 17 Poli museali regionali, istituiti per la gestione dei numerosi musei statali, non dotati di autonomia, che sono distribuiti in tutto il territorio nazionale e già di competenza di altri uffici.

Nel 2019 i Poli museali vengono per un breve periodo sostituiti dalle Direzioni territoriali delle reti museali e quindi, con la riorganizzazione del Ministero entrata in vigore il 5 febbraio del 2020, dalle Direzioni regionali Musei. Nella stessa occasione, si istituisce anche la Direzione dei musei statali della città di Roma, portando così a 18 il numero delle articolazioni periferiche della Direzione generale Musei.

Le Direzioni regionali Musei, uffici di livello dirigenziale non generale, sono articolazioni della Direzione generale Musei (DPCM. 123/2021). Assicurano sul territorio il servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione, provvedendo a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, in rapporto all’ambito territoriale di competenza. Inoltre, promuovono la costituzione di un sistema museale regionale integrato, favorendo la creazione di reti museali comprendenti gli istituti e luoghi della cultura statali e quelli delle amministrazioni pubbliche presenti nel territorio di competenza, nonché di altri soggetti pubblici e privati, e garantiscono omogeneità di servizi e di standard qualitativi nell’intero sistema museale regionale. Le Direzioni regionali Musei promuovono anche l’integrazione dei percorsi culturali di fruizione e dei conseguenti itinerari turistico-culturali.(DPCM. 123/2021).
La mappa dei musei e dei luoghi della cultura affidata alla gestione delle Direzioni regionali Musei e della Direzione musei statali della città di Roma è stata nel tempo ampliata, fino all’ultimo aggiornamento che risale al novembre del 2021.(D.M. 380/2021).

NORMATIVA E TESTI DI RIFERIMENTO

La normativa in Italia e i testi di riferimento:

Testi di riferimento a livello internazionale:

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