Qual è il ruolo della Direzione generale Musei? Quali sono le sue funzioni e come è organizzata?
Mission
La Direzione generale Musei ha l’obiettivo di favorire la ricerca e la diffusione delle conoscenze riguardanti il patrimonio culturale italiano custodito nei musei e rappresentato nei luoghi della cultura, al fine di condividerne valori e originalità con il resto del mondo.
Lavora per assicurare l’accessibilità totale e la fruizione del patrimonio culturale monitorando l’efficienza e la qualità dei servizi al pubblico.
Intende fidelizzare i pubblici dei musei e dei luoghi della cultura anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie e dei social media.
Sostiene la nascita di reti territoriali che coinvolgano diversi attori, nell’ambito delle loro competenze, al fine di valorizzare pienamente il “museo diffuso” che caratterizza il paesaggio culturale italiano.
Promuove sistemi innovativi di gestione, anche partecipata, dei musei e dei luoghi della cultura.
Progetta il futuro attraverso la conservazione del patrimonio e la promozione della creatività, della qualità della vita e delle diversità culturali presenti nel territorio.
Funzioni
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Cosa fa la Direzione generale
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01 Guida e coordina i musei statali italiani
Svolge funzioni d'indirizzo e controllo ed elabora linee guida in conformità con i più elevati standard internazionali, aiutando i musei italiani a crescere e migliorare.
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02 Valorizza il patrimonio culturale statale
Svolge funzioni e compiti di valorizzazione del patrimonio culturale statale favorendo le politiche di integrazione dei beni culturali e del paesaggio a livello territoriale.
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03 Regola e favorisce l’accesso alle strutture
Elabora linee guida in materia di orari di apertura, bigliettazione e politiche dei prezzi per l'ingresso ai musei e ai luoghi della cultura statali.
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04 Lavora sul territorio
Cura il coordinamento fra le regioni, gli enti pubblici e privati, offre sostegno tecnico-amministrativo a livello nazionale e promuove la costituzione di Direzioni regionali Musei per una gestione integrata delle attività di musei e luoghi della cultura.
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05 Cura le iniziative culturali
Promuove accordi e facilita lo scambio di opere a livello internazionale, stabilisce i criteri di prestito di beni e dichiara il rilevante interesse culturale o scientifico di mostre, manifestazioni ed esposizioni.
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06 Monitora la qualità
Aggiorna costantemente la carta dei servizi, elabora parametri qualitativi in conformità con gli standard ICOM e verifica il rispetto dell’insieme delle linee guida da parte dei musei statali.
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07 Incoraggia la partecipazione attiva
Redige e pubblica un rapporto annuale sulla gestione dei servizi museali, promuove e gestisce progetti di sensibilizzazione e campagne pubbliche di raccolta fondi di interesse culturale.
Massimo Osanna
Direttore generale Musei06 6723 4979 massimo.osanna@beniculturali.it
Massimo Osanna è Professore ordinario di Archeologica classica dell’Università di Napoli “Federico II”, è Direttore generale Musei presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Ha diretto tra il 2014 e il 2020 la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia e poi il Parco Archeologico di Pompei.
Ha insegnato presso l’Università della Basilicata, dove ha diretto la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera. Ha insegnato come visiting professor presso l’École Pratique des Hautes Études di Parigi e l’Università di Heidelberg. Ha svolto attività di ricerca finanziate dalla Fondazione Humboldt presso le Università di Berlino e Heidelberg, nonché come borsista presso la Scuola archeologica italiana di Atene. È stato Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata.
Ha diretto pluriennali attività di ricerca sul campo in Italia (Torre di Satriano, Ascoli Satriano, Pantelleria, Taureana di Palmi, Gabii) e all’estero (Alesia). Attualmente conduce con l’Ephoria delle Cicladi e l’École française d’Athènes ricerche nell’isola di Rheneia.
A Pompei, dove ha coordinato la messa in sicurezza dell’intera città e i restauri dei maggiori edifici, insieme a progetti di valorizzazione e di fruizione nell’ambito del Grande Progetto Pompei, ha promosso vaste ricerche nei santuari e negli spazi pubblici della città in collaborazione con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché le nuove ricerche della Regio V.
È autore di oltre un centinaio di saggi e monografie dedicati all’archeologia della Grecia e dell’Italia antica, allo studio della ritualità antica, alla ricostruzione dei pattern insediativi e ai fenomeni di mobilità e di contatti culturali nonché agli aspetti di gestione e conservazione del patrimonio culturale.
- Annarita Orsini Capo Segreteria e responsabile ufficio di staff del Direttore generale 06 6723 4935 stanza 161 - 1° piano aorsini@beniculturali.it
- Massimo Alfani Consegnatario 06 6723 4403 stanza 336 - 3° piano massimo.alfani@beniculturali.it
- Nicoletta Tintisona Segreteria del Direttore 06 6723 4979 stanza 162 - 1° piano nicoletta.tintisona@beniculturali.it
- Felicina Di Battista Segreteria del Direttore 06 6723 4941 stanza 162 - 1° piano felicina.dibattista@beniculturali.it
- Maria Pia Vincenti Ales SpA Segreteria del Direttore 06 6723 4918 stanza 161 - 1° piano mariapia.vincenti@beniculturali.it
- Francesca Rossi Ales SpA Segreteria del Direttore 06 6723 4924 stanza 162 - 1° piano francesca.rossi@beniculturali.it
- Valeria Esposito Ales SpA Segreteria del Direttore 06 6723 4180 stanza 162 - 1° piano valeria.esposito@beniculturali.it
- Maurizio Pizzuto Coordinatore Comunicazione istituzionale e ufficio stampa 06 6723 4780 stanza 340 - 3° piano maurizio.pizzuto@beniculturali.it
- Luciano Campagnolo Coordinatore Ufficio per l'informatica 06 6723 4933 stanza 121 - 1° piano luciano.campagnolo@beniculturali.it
- Maria Rosaria Lo Muzio Programmazione lavori pubblici e sicurezza 06 6723 4841 stanza 125 - 1° piano mariarosaria.lomuzio@beniculturali.it
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Uffici
La Direzione generale è organizzata in due uffici: il Servizio I che si occupa di Servizi amministrativi e vigilanza e il Servizio II che si occupa del Sistema museale nazionale
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Servizio I
Servizio amministrativo e vigilanza. Cura le attività connesse alle collezioni museali, programma il bilancio, si occupa di vigilanza, della gestione del personale e risolve eventuali contenziosi.
Organizzazione e bilancio
Elabora direttive e circolari esplicative nelle materie di competenza della Direzione generale.
Predispone gli elementi ai fini della elaborazione di atti normativi e della risposta agli atti parlamentari di indirizzo, controllo e sindacato ispettivo.
Cura i rapporti con la Corte dei conti e il raccordo con l’O.I.V. nell’adempimento e monitoraggio degli obblighi di pubblicità e trasparenza.
Fornisce il supporto al Direttore generale nell’attività di vigilanza sui musei dotati di autonomia speciale e al funzionamento del Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura.
Cura l’istruttoria per gli interventi diretti al riequilibrio finanziario tra gli istituti e i luoghi della cultura statali.
Elabora, anche avvalendosi delle banche dati predisposte dalla Direzione generale Organizzazione, parametri qualitativi e quantitativi, procedure e modelli informatici diretti a valutare la gestione degli istituti e dei luoghi della cultura statali, in termini di economicità, efficienza ed efficacia.
Promuove l’erogazione di elargizioni liberali da parte dei privati.
Mostre ed esposizioni in Italia e all’estero
Cura gli accordi culturali con istituzioni dotate di adeguato prestigio, italiane e straniere, finalizzati alla organizzazione di mostre od esposizioni; la dichiarazione di rilevante interesse culturale o scientifico di mostre od esposizioni di beni culturali; nonché gli adempimenti in materia di acquisti di cose o beni culturali, previo parere del competente Comitato tecnico-scientifico.
Assume in capo al Ministero i rischi cui sono esposti i beni culturali dei quali sia stata autorizzata la partecipazione a mostre od esposizioni, sul territorio nazionale o all’estero, ai sensi dell’articolo 48, collima 5, del Codice.
Cura i diritti patrimoniali immateriali rinvenienti allo Stato da mostre, esposizioni o eventi.
Fornisce il supporto al Direttore generale nella predisposizione, sentiti i competenti organi consultivi, dei criteri e delle linee guida per la ricezione in comodato o in deposito, di cose o beni da parte di istituti e luoghi della cultura, ai sensi dell’art. 44 del Codice.
Francesco Delù
Direttore Servizio I06 6723 4970 dg-mu.servizio1@beniculturali.it
Francesco Delù, nato a Torino nel 1989, dall’ottobre 2020 è dirigente amministrativo di II fascia presso il MiBACT, e direttore del Servizio I della Direzione generale Musei dal dicembre dello stesso anno. Si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Pisa nel 2013 e nel 2014 ha conseguito la licenza magistrale (master di II livello) in scienze giuridiche presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, di cui è stato allievo ordinario dal 2008, a seguito del superamento del pubblico concorso di ammissione. Dottore di ricerca in Scienze giuridiche (Diritto amministrativo e Diritto costituzionale) presso l’Università degli Studi di Milano, è abilitato alla professione di avvocato dal 2016. Assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Milano nel biennio 2018-2019, da dicembre 2019 a maggio 2020 è stato allievo del settimo corso-concorso di formazione dirigenziale bandito dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
- Fabio Traversa Gestione del personale e delle relazioni sindacali 06 6723 4433 stanza 123 - 1° piano fabio.traversa@beniculturali.it
- Luigino Abaldo Gestione del personale e delle relazioni sindacali 06 6723 4929 stanza 123 - 1° piano luigino.abaldo@beniculturali.it
- Alessia TRAMONTE Ales SpA Gestione del personale e delle relazioni sindacali 06 6723 1° piano alessia.tramonte@beniculturali.it
- Lorenzo Scafetti Segreteria 06 6723 4481 stanza 341 - 3° piano lorenzo.scafetti@beniculturali.it
- Maria Borgia Ales SpA Segreteria 06 6723 4990 stanza 128 - 1° piano maria.borgia@beniculturali.it
- Manuele Orlando Ales SpA Segreteria 06 6723 4913 stanza 128 - 1° piano manuele.orlando@beniculturali.it
- Patrizia Zotti Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 4873 stanza 127 - 1° piano patrizia.zotti@beniculturali.it
- Domenica BENZI Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano domenica.benzi@beniculturali.it
- Alessandra Hinna Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 4223 stanza 122 - 1° piano alessandra.hinna@beniculturali.it
- Christian Donnini Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 4942 stanza 124 - 1° piano christian.donnini@beniculturali.it
- Isabella Spera Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 4987 stanza 122 - 1° piano isabella.spera@beniculturali.it
- Francesca CARLINI Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano francesca.carlini@beniculturali.it
- Daniele CASULA Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano daniele.casula@beniculturali.it
- Pierangelo COLELLA Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano pierangelo.colella@beiculturali.it
- Giulio CONTI Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano giulio.conti@beniculturali.it
- Emanuela LOMBI Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano emanuela.lombi@beniculturali.it
- Lucrezia GIORGI Ales SpA Bilancio, programmazione economica, contabilità e vigilanza sui musei autonomi 06 6723 1° piano lucrezia.giorgi@beniculturali.it
- Stefania Mileto Affari generali e contenzioso 06 6723 4988 stanza 126 - 1° piano stefania.mileto@beniculturali.it
- Giuseppe TIERNO Affari generali e contenzioso 06 6723 1° piano giuseppe.tierno@beniculturali.it
- Caterina Sturdà Ales SpA Affari generali e contenzioso 06 6723 4619 stanza 125 - 1° piano caterina.sturda@beniculturali.it
- Ines LOPEZ Ales SpA Affari generali e contenzioso 06 6723 1° piano ines.lopez@beniculturali.it
- Martina SALES Ales SpA Affari generali e contenzioso 06 6723 1° piano martina.sales@beniculturali.it
- Ketti Maria Germana Muscarella Acquisti e garanzia di Stato 06 6723 4605 stanza 121 - 1° piano kettimariagermana.muscarella@beniculturali.it
- Martina Corsi Ales SpA Acquisti e garanzia di Stato 06 6723 4995 stanza 128 - 1° piano martina.corsi@beniculturali.it
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Servizio II
Sistema museale nazionale. Coordina le attività svolte dalle strutture periferiche e dagli istituti dotati di autonomia speciale.
Valorizzazione territoriale integrata
Promuove, anche tramite convenzione con Regioni, enti locali e altri soggetti pubblici e privati, la costituzione di Direzioni regionali Musei per la gestione integrata e il coordinamento dell’attività dei musei e dei luoghi della cultura nell’ambito dello stesso territorio.
Livelli uniformi di qualità
Elabora modelli, standard, linee guida in materia di gestione e valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura, con particolare riguardo ai musei, in conformità con gli standard elaborati dall’ICOM.
Elabora parametri qualitativi e quantitativi, procedure e modelli informatici diretti a valutare la qualità dei servizi di fruizione e di valorizzazione erogati dagli istituti e luoghi della cultura statali.
Accessibilità e servizi per il pubblico
Elabora linee guida in materia di orari di apertura, bigliettazione e politiche dei prezzi per l’accesso ai musei e ai luoghi della cultura statali, anche in forma integrata.
Predispone modelli di bandi di gara e di convenzioni-tipo per l’affidamento dei servizi per il pubblico, nonché per la costituzione di soggetti giuridici per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Elabora il rapporto annuale sulla gestione dei servizi per il pubblico presso gli istituti e i luoghi della cultura.
Fruizione culturale
Elabora programmi e promuove iniziative finalizzate all’incremento dell’offerta turistica destinata alla fruizione del patrimonio culturale, con particolare riferimento ai siti e agli elementi dichiarati dall’UNESCO patrimonio culturale o immateriale dell’Umanità.
Partecipa alla definizione degli indirizzi strategici dei progetti relativi alla promozione turistica degli itinerari culturali e di eccellenza paesaggistica.
Talitha Vassalli di Dachenhausen
Direttore Servizio II06 6723 4963 dg-mu.servizio2@beniculturali.it
Talitha Vassalli di Dachenhausen è Direttore del Servizio II della Direzione generale Musei del MiBACT da aprile 2019.
Dal 2013 al 2019 è stata Dirigente Amministrativo di II fascia in ISTAT presso il Servizio Affari Legali e Contenzioso.
Dal 2010 al 2012 è stata Dirigente Amministrativo di II fascia in ISTAT presso il Servizio Affari giuridici-organizzativi e regolamentazione.
Fino al 2013 è stata responsabile per la trasparenza di ISTAT, per la prima attuazione della normativa e la prima costituzione del sito web istituzionale della Trasparenza.
Delegata ISTAT al “working group for statistical confidentiality” presso la Commissione Europea-Eurostat in Lussemburgo, è stata Consigliere di Prefettura dal 1994 al 1997 e si è abilitata alla professione di avvocato nel 1995.- Anna Pellegrino Ales SpA SEGRETERIA 06 6723 4946 stanza 338 - 3° piano anna.pellegrino@beniculturali.it
- Roberto Serangeli SEGRETERIA, ALLESTIMENTI MUSEALI, EVENTI 06 6723 4725 stanza 346 - 3° piano roberto.serangeli@beniculturali.it
- Federica Canitano Ales SpA Segreteria 06 6723 4945 stanza 337 - 3° piano federica.canitano@beniculturali.it
- Massimo Spadoni Ales SpA Segreteria 06 6723 4959 stanza 337 - 3° piano massimo.spadoni@beniculturali.it
- Vito Lattanzi Qualità dei servizi e della fruizione 06 6723 4037 stanza 331 - 3° piano vito.lattanzi@beniculturali.it
- Anna Maria Tarantino Qualità dei servizi e della fruizione 06 6723 4920 stanza 332 - 3° piano annamaria.tarantino@beniculturali.it
- Maria Sole Cardulli Accordi di valorizzazione, Sistema museale nazionale, Accordi pubblico-privato, Qualità dei servizi e della fruizione 06 6723 4994 stanza 333 - 3° piano mariasole.cardulli@beniculturali.it
- Michela Cascasi Sistema museale nazionale, Accordi di valorizzazione, Accordi pubblico-privato, Qualità dei servizi e della fruizione 06 6723 4977 stanza 333 - 3° piano michela.cascasi@beniculturali.it
- Valeria Di Giuseppe Di Paolo Accordi pubblico-privato, Accordi di valorizzazione, Promozione attività culturali all’estero 06 6723 4702 stanza 331 - 3° piano valeria.digiuseppedipaolo@beniculturali.it
- Vito Giuseppe Gurrado Servizi amministrativi e contabili 06 6723 4315 stanza 332 - 3° piano vitogiuseppe.gurrado@beniculturali.it
- Marco Poggioli Ales SpA Servizi amministrativi e contabili 06 6723 4313 stanza 345 - 3° piano marco.poggioli@beniulturali.it
- Elena Cagiano De Azevedo Promozione Sistema Museale Nazionale 06 6723 4883 stanza 334 - 3° piano elena.cagianodeazevedo@beniculturali.it
- Valentina Catagnano Promozione Sistema Museale Nazionale, Eventi 06 6723 4948 stanza 335 - 3° piano valentina.catagnano@beniculturali.it
- Mario Grossi Ales SpA Promozione Sistema Museale Nazionale 06 6723 4777 stanza 342 - 3° piano mario.grossi@beniculturali.it
- Maria Letizia Manzone Ales SpA Promozione Sistema Museale Nazionale 06 6723 4972 stanza 335 - 3° piano marialetizia.manzone@beniculturali.it
- Guglielmo Calio' Eventi 06 6723 4983 stanza 340 - 3° piano gugliemo.calio@beniculturali.it
- Gabriella Cetorelli Accessibilità ai luoghi della cultura 06 6723 4914 stanza 340 - 3° piano gabriella.cetorelli@beniculturali.it
- Federica Zalabra Promozione attività culturali all’estero 06 6723 4842 stanza 334 - 3° piano federica.zalabra@beniculturali.it
- Francesca Condo' Allestimenti e progetti museali 06 6723 4888 stanza 334 - 3° piano francesca.condo@beniculturali.it
- Tiziana Morana Allestimenti e progetti museali 06 6723 4727 stanza 346 - 3° piano tiziana.morana@beniculturali.it
- Alessandra Gobbi Dichiarazione di interesse culturale e prestiti opere 06 6723 4488 stanza 125 - 1° piano alessandra.gobbi@beniculturali.it
- Silvia Trisciuzzi Dichiarazione di interesse culturale e prestiti opere 06 6723 4861 stanza 125 - 1° piano silvia.trisciuzzi@beniculturali.it
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Musei statali dotati di autonomia speciale
La Direzione generale esercita poteri di direzione, indirizzo, coordinamento e controllo sui seguenti istituti e musei di rilevante interesse nazionale, dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa.
- Galleria dell'Accademia di Firenze Direttore Cecilie Hollberg 055 098 7100 ga-afi@beniculturali.itwww
- Gallerie Estensi di Modena Direttore Martina Bagnoli 059 439 5707 ga-esten@beniculturali.itwww
- Gallerie Nazionali d'arte antica di Roma Direttore Flaminia Gennari Santori 06 481 4591 gan-aar@beniculturali.itwww
- Galleria nazionale delle Marche Direttore Luigi Gallo 0722 2760 gan-mar@beniculturali.itwww
- Galleria nazionale dell’Umbria Direttore Marco Pierini 075 5866 8415 gan-umb@beniculturali.itwww
- Museo archeologico nazionale di Napoli Direttore Paolo Giulierini 081 442 2149 man-na@beniculturali.itwww
- Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Direttore Carmelo Malacrino 0965 898 272 man-rc@beniculturali.itwww
- Museo archeologico nazionale di Taranto Direttore Eva Degl'Innocenti 099 453 2112 man-ta@beniculturali.itwww
- Musei del Bargello Direttore Paola D'Agostino 055 238 8606 mn-bar@beniculturali.itwww
- Palazzo Ducale di Mantova Direttore Stefano L'Occaso 0376 352 100 pal-mn@beniculturali.itwww
- Palazzo Reale di Genova Direttore ALESSANDRA GUERRINI 010 271 0236 pal-ge@beniculturali.itwww
- Parco archeologico di Paestum Direttore Gabriel Zuchtriegel 0828 811 023 pae@beniculturali.itwww
- Musei Reali di Torino Direttore Enrica Pagella 011 5220 440 mr-to@beniculturali.itwww
- Complesso monumentale della Pilotta Direttore Simone VERDE 0521 233 309 cm-pil@beniculturali.itwww
- Museo delle Civiltà Direttore Loretta Paderni (Funzionario delegato) 06 5926 148 mu-civ@beniculturali.itwww
- Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Direttore Valentino NIZZO 06 3226 571 mn-etru@beniculturali.itwww
- Museo storico e Parco del Castello di Miramare Direttore Andreina Contessa 040 224 143 mu-mira@beniculturali.itwww
- Parco archeologico dei Campi Flegrei Direttore FABIO PAGANO 081 199 362 89 pa-fleg@beniculturali.itwww
- Parco archeologico dell'Appia antica Direttore SIMONE QUILICI 06 477 881 pa-appia@beniculturali.itwww
- Parco archeologico di Ercolano Direttore Francesco SIRANO 081 7324 315 pa-erco@beniculturali.itwww
- Parco archeologico di Ostia antica Direttore Alessandro D'Alessio 06 5635 8036 pa-oant@beniculturali.itwww
- Villa Adriana e Villa D'Este Direttore Andrea BRUCIATI 0774 312 070 va-ve@beniculturali.itwww
- Museo nazionale d'Abruzzo Direttore Maria Grazia Filetici 0862 28420
- Palazzo Reale di Napoli Direttore Mario Epifani 081 5808 255 pal-na@beniculturali.it
- Parco archeologico di Sibari Direttore Filippo Demma 0981 79166
- Pinacoteca nazionale di Bologna Direttore Maria Luisa Pacelli 051 4209 411 pin-bo@beniculturali.itwww
- Museo archeologico nazionale di Cagliari Direttore Francesco Muscolino 070 655 911 man-ca@beniculturali.itwww
- Museo Nazionale di Matera Direttore Annamaria Mauro 0835 256 211
- Complesso monumentale dei Girolamini Direttore Antonella Cuciniello 081 294 444 bcm-gir@beniculturali.itwww
Tra i musei di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale, i seguenti Istituti dipendono funzionalmente dalla Direzione generale.
- Galleria Borghese Direttore Francesca Cappelletti 06 841 3979 ga-bor@beniculturali.itwww
- Gallerie dell'Accademia di Venezia Direttore GIULIO MANIERI ELIA 041 522 2247 ga-ave@beniculturali.itwww
- Gallerie degli Uffizi Direttore Eike Schmidt 055 238 8651 ga-uff@beniculturali.itwww
- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma Direttore Cristiana Collu 06 322 981 gan-amc@beniculturali.itwww
- Museo di Capodimonte Direttore Sylvain Bellenger 081 749 9111 mu-cap@beniculturali.itwww
- Museo Nazionale Romano Direttore Stéphane Verger 06 480 201 mn-rm@beniculturali.itwww
- PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO Direttore Alfonsina RUSSO 06 699 841 pa-colosseo@beniculturali.itwww
- PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI Direttore MASSIMO OSANNA (Interim) 081 857 5111 pa-pompei@beniculturali.itwww
- Pinacoteca di Brera Direttore James Bradburne 02 7226 3264 pin-br@beniculturali.itwww
- Reggia di Caserta Direttore TIZIANA MAFFEI 0823 277 468 re-ce@beniculturali.itwww
- Vittoriano e Palazzo Venezia Direttore Edith Gabrielli 06 67231
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Direzioni regionali Musei
Le Direzioni regionali Musei, strutture periferiche della Direzione generale, coordinano e promuovono i sistemi museali a livello regionale, favorendo la creazione di servizi integrati e garantendo livelli uniformi di qualità.
FRUIZIONE PUBBLICA
Assicurano sul territorio regionale il servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna o in gestione allo Stato.
Hanno il compito di definire per i musei di propria pertinenza, strategie e obiettivi comuni di valorizzazione assicurando la più ampia fruizione del patrimonio culturale.
SISTEMI MUSEALI INTEGRATI
Definiscono strategie e obiettivi comuni di valorizzazione nel territorio di competenza.
Coordinano tutte le attività di gestione, valorizzazione, comunicazione e promozione del sistema museale nazionale nel territorio regionale.
ITINERARI CULTURALI
Promuovono l’integrazione di percorsi culturali di fruizione e di itinerari turistico-culturali.
- Direzione regionale Musei Abruzzo Direttore Mariastella Margozzi 0862 28420 drm-abr@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Basilicata Direttore Marta Giuseppina Ragozzino 0835 256211 drm-bas@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Calabria Direttore Giampaolo Mandarino (funzionario delegato) 0984 795639 drm-cal@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Campania Direttore Marta Giuseppina Ragozzino 081 2294454 drm-cam@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Emilia Romagna Direttore Andrea Sardo (Funzionario delegato) 051 4209411 drm-ero@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Friuli Venezia Giulia Direttore Andreina Contessa 040 4194711 drm-fvg@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Lazio Direttore Marina Cogotti (Funzionario delegato) 06 69994251 drm-laz@beniculturali.itwww
- Direzione Musei Statali della Città di Roma Direttore Mariastella Margozzi dms-rm@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Liguria Direttore Alessandra Guerrini 010 2710222 drm-lig@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Lombardia Direttore Emanuela Daffra 02 802941 drm-lom@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Marche Direttore Luigi Gallo 0722 2760 drm-mar@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Molise Direttore Maria Giulia Picchione 0874 43131 drm-mol@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Piemonte Direttore Enrica Pagella 011 5641711 drm-pie@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Puglia Direttore Angela Ciancio (funzionario delegato) 080 5285231 drm-pug@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Sardegna Direttore Bruno Billeci 070 34281 drm-sar@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Toscana Direttore Stefano Casciu 055 27189750 drm-tos@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Umbria Direttore Marco Pierini 075 58668415 drm-umb@beniculturali.itwww
- Direzione regionale Musei Veneto Direttore Daniele Ferrara 041 2967 611 drm-ven@beniculturali.itwww
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Comitato tecnico-scientifico per i musei e l'economia della cultura
I Comitati tecnico-scientifici sono organi di consulenza del Ministero e, in particolare, delle Direzioni generali di settore.
IL Comitato
La Direzione generale Musei, nello svolgimento della propria attività e per le questioni di propria competenza, si avvale della consulenza del Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura composto da Giovanna Alberta Campitelli, Giuseppe Piperata, Silvana Annichiarico e Susanne Helga Meurer, che svolge le seguenti funzioni:
- avanza proposte per la definizione di piani e programmi per i beni culturali e paesaggistici finalizzati a favorire l’incremento delle risorse destinate al settore;
- esprime pareri, a richiesta del Segretario generale o dei direttori generali, ed avanza proposte su questioni di carattere tecnico-economico concernenti gli interventi per i beni culturali.
(art. 26 del DPCM 171/2014)
Il museo in Italia
Indice
Che cosa è un museo
“Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e le espone a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica”.
I musei statali sono dotati di autonomia tecnico-scientifica e svolgono funzioni di tutela e valorizzazione delle raccolte in loro consegna, assicurandone e promuovendone la pubblica fruizione.
Le attività di conservazione, valorizzazione e comunicazione dei musei sono finalizzate a promuovere la conoscenza e la pubblica fruizione del patrimonio culturale, come previsto dall’art. 9 della Costituzione, e sono organizzate in base a un programma di gestione.
La pubblica accessibilità delle collezioni presuppone funzioni di conservazione, per garantirne l’integrità fisica; di ordinamento, per assicurarne l’integrità culturale. Ogni museo ha come obiettivo l’ottimizzazione della pubblica accessibilità e la massimizzazione della soddisfazione dei bisogni (conoscitivi, estetici, sociali) del visitatore.
Il museo compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente.
In base alla Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO (17 ottobre 2003, adottata in Italia nel 2007), “per patrimonio culturale immateriale si intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, le abilità – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali agli stessi associati – che le comunità, i gruppi, ed in alcuni casi, gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale. (…)” (art. 1).
“Il patrimonio culturale immateriale, come definito nel paragrafo 1. di cui sopra, si manifesta, tra l’altro, nei seguenti settori:
- tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale;
- arti dello spettacolo;
- consuetudini sociali, eventi rituali e festivi;
- cognizioni e prassi relative alla natura e all’universo;
- saperi e saper fare dell’artigianato tradizionale.” (art. 2)
Breve storia del museo in Italia [espandi]
Dopo l’Unità
All’indomani dell’Unità d’Italia (1861) e con le leggi di soppressione degli enti ecclesiastici (1867), lo Stato acquisì le collezioni e i musei degli Stati preunitari, con la sola eccezione dei Musei Vaticani, e furono istituiti nuovi musei nazionali senza però creare un sistema integrato con i musei civici e locali, cosa che alla lunga produsse un solco nella gestione del patrimonio culturale fra lo Stato e gli altri enti territoriali.
Primi Novecento
Negli anni che precedono la Prima guerra mondiale, l’adozione e la riforma della prima legge di tutela (tra il 1902 e il 1909), insieme alla riorganizzazione della Direzione generale delle antichità e belle arti, portarono alla nascita delle Soprintendenze, a cui furono assegnati i musei statali.
Il Dopoguerra
Nel generale clima di rinnovamento che contraddistinse il secondo dopoguerra, la vita dei musei riprese. Nel 1950, in Italia, si contavano 451 musei, incluse le residenze e i complessi monumentali. Già negli anni Sessanta, mentre i musei degli enti locali ottenevano un loro riconoscimento giuridico di musei ‘non statali’ (Legge 22 settembre 1960, n. 1080), la Commissione parlamentare incaricata di studiare un assetto amministrativo per i beni culturali segnalò l’opportunità di dare autonomia ai maggiori musei statali e di adottare norme comuni per tutti i musei, statali e di enti locali, in modo da superare i problemi di concertazione e di coordinamento delle rispettive funzioni territoriali.
I Settanta
Con le leggi delega degli anni 70 si trasferirono dallo Stato alle regioni le competenze in materia di istituzione, ordinamento e funzionamento dei musei, producendo un effetto eterogeneo e un quadro complessivamente disarticolato della gestione dei beni culturali. Nell’ambito delle competenze territoriali delle Soprintendenze, la coeva istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali (1975) continuò a sacrificare l’autonomia dei musei statali.
Gli standard per i musei
Il panorama dei musei ha provato a riorganizzarsi in sistema integrato con il Decreto legislativo n. 112 del 1998 (l’ultimo atto del processo di decentramento avviato dai padri costituenti). Le Regioni e le Province autonome venivano chiamate a operare in materia di beni e attività culturali, con ruolo sussidiario e complementare a quello statale. La proposta di trasferire la gestione di parte dei musei statali agli enti territoriali prevista dall’art. 150 si è risolta in un nulla di fatto.
Il Decreto ha avuto come conseguenza la produzione (ai sensi del comma 6 dello stesso art.150) dell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (DM 10 maggio 2001). Il provvedimento – scaturito dall’impegno congiunto della Conferenza delle regioni, degli enti locali, del Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comitato nazionale italiano dell’ICOM – che ha restituito dignità al museo in un contesto segnato dai principi innovativi sanciti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (DL n. 42 del 22 gennaio 2004).
Verso il Sistema museale Nazionale
Nel 2004 il Codice dei beni culturali e del paesaggio ha rilanciato la visione integrata del patrimonio culturale italiano nel rispetto dell’art. 9 della Costituzione repubblicana. Con il Codice il museo finalmente cessa, anche a livello normativo, di essere uno statico contenitore di oggetti o di collezioni di oggetti, e diventa “una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio” (art. 101); dunque deve dotarsi di uno statuto e di un regolamento, deve rispettare determinati criteri tecnico-scientifici e avere un’organizzazione e delle professionalità che lo facciano vivere.
Col suo reiterato richiamo alla collaborazione di Stato, Regioni, enti locali e città metropolitane, il Codice ha aperto le porte al ripensamento globale del sistema di tutela e di gestione del patrimonio culturale italiano, rendendo possibile la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (DPCM n. 171 del 2014), che ha istituito la nuova Direzione generale Musei.
Una gestione da governare
La proliferazione di musei che ha contraddistinto l’Italia negli ultimi venti anni del Novecento (1631 nel 1980, 3311 nel 1996), è confermata dai risultati dell’indagine ISTAT del 2011: con 3.847 musei censiti, l’Italia resta il «paese del museo diffuso». Il panorama museale generale, oltre che ricco, complessivamente si può dire sia piuttosto giovane. In questo scenario in evoluzione, nel 2001 sono stati prodotti i primi standard museali e predisposti i livelli minimi uniformi di qualità delle attività di valorizzazione previsti dal Codice. Il Sistema museale nazionale si è avviato a divenire una realtà, e la Direzione generale Musei ne assume oggi la regia.
L’IDENTITÀ DEL MUSEO
Ogni museo ha un suo statuto, redatto secondo quanto previsto dall’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (DM 10 maggio 2001) ed è dotato di un proprio bilancio, redatto secondo principi di pubblicità e trasparenza, che evidenzia la pianificazione e i risultati della sua gestione finanziaria e contabile.
Statuto
Il fatto che ogni museo sia dotato di uno statuto e di un regolamento se non ha lo status giuridico di ente autonomo, costituisce un requisito minimo per il riconoscimento di un museo. Perché si possa parlare di museo deve esistere un atto scritto dove siano dichiarate finalità e funzioni, e il suo governo e la sua gestione siano regolamentati.
In base a quanto previsto dall’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei:
“Ogni museo deve essere dotato di uno statuto e/o di un regolamento scritto che, al di là dell’atto costitutivo, e in aderenza alla definizione generale di museo, individui chiaramente:
- la sua natura di organismo permanente e senza scopo di lucro;
- la missione e le finalità del museo;
- le forme di governo e di gestione;
- l’assetto finanziario e l’ordinamento contabile;
- le norme in materia di personale;
- le dotazioni di carattere strutturale e le norme in materia di sicurezza;
- il patrimonio;
- i principi generali per la gestione e cura delle collezioni;
- i principi generali di erogazione dei servizi al pubblico;
- le modalità di raccolta dei dati sull’attività e la gestione del museo, a fini statistici e di programmazione;
- i compiti e le funzioni che il museo intende assumere in riferimento al contesto territoriale, nonché nell’ambito di una eventuale organizzazione in forma associata.
La responsabilità primaria di dotare i musei da loro dipendenti di uno statuto e/o di un regolamento strutturato spetta all’Ente proprietario o all’Amministrazione responsabile.
L’organo di governo del museo è tenuto ad approvare e rendere pubblico un documento programmatico che, in adesione allo statuto e/o al regolamento del museo, ne individui gli obiettivi annuali e pluriennali”.
Organizzazione
Ogni museo ha 5 distinte aree funzionali, ognuna assegnata a una o più unità di personale responsabile:
- direzione;
- cura e gestione delle collezioni, studio, didattica e ricerca;
- marketing, fundraising, servizi e rapporti con il pubblico, pubbliche relazioni;
- amministrazione, finanze e gestione delle risorse umane;
- strutture, allestimenti e sicurezza.
Il direttore del museo è il custode e l’interprete dell’identità e della missione del museo, nel rispetto degli indirizzi del Ministero.
Modelli di gestione
La Convenzione di Faro, promossa dal Consiglio d’Europa ed entrata in vigore nel 2011, di recente sottoscritta dall’Italia, rappresenta il modello principale di riferimento. Tale modello prevede una sinergia fra pubbliche istituzioni e portatori d’interesse interessati a tutelare, valorizzare e trasmettere – con azioni di sostegno condivise – l’eredità culturale alle generazioni future.
La Direzione generale assicura il proprio supporto operativo alla creazione di Fondazioni di partecipazione o di altri modelli di gestione in grado di progettare e coordinare strategie di sviluppo culturale e turistico, e di integrarle con le infrastrutture presenti e le risorse rappresentative dell’identità di un’area.
Gli standard di controllo e valutazione
In coerenza con gli standard stabiliti dall’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, il Direttore generale Musei predispone standard di funzionamento e sviluppo dei musei e ne verifica il rispetto da parte dei musei statali. Valuta inoltre le singole gestioni in termini di economicità, efficienza ed efficacia, nonché di qualità dei servizi di fruizione e di valorizzazione erogati.
Gli standard museali
L’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei definisce requisiti minimi, valori di riferimento, atti dovuti, linee guida, criteri operativi, procedure. E’ un manuale di qualità, un utile strumento di diagnosi e di autovalutazione della situazione in cui si trovano i musei italiani.
Il testo è articolato in otto ambiti di riferimento: I Status giuridico; II Assetto finanziario; III Strutture; IV Personale; V Sicurezza; VI Gestione delle collezioni; VII Rapporti con il pubblico e relativi servizi; VIII Rapporti con il territorio.
Le prescrizioni e le indicazioni contenute nel decreto ministeriale hanno gradi differenziati di efficacia nei confronti dei destinatari. Sono ineludibili le prescrizioni che riguardano la sicurezza delle persone e delle cose; mentre si lasciano ampi margini di discrezionalità per quanto riguarda le attività promozionali e didattiche.
Tra i pochissimi obblighi chiaramente esplicitati nel testo, due sono indicati come irrinunciabili:
- dotare il museo di uno statuto o di un regolamento;
- individuare chiaramente il responsabile delle collezioni e delle attività.
L’Atto di indirizzo è un’opportunità di riconoscimento e di affermazione di diritti e di doveri, che apre la prospettiva di un accreditamento consapevole e responsabile nel mondo dei musei.
Il Sistema museale nazionale
Il Sistema museale nazionale è finalizzato alla messa in rete dei musei italiani e all’integrazione dei servizi e delle attività museali.
Tutti i musei organizzati nel rispetto dell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei possono entrare a fare parte del Sistema.
Comprende i musei statali e, ove siano state stipulate apposite convenzioni, ogni altro museo di appartenenza pubblica o privata, ivi compresi i musei scientifici, i musei universitari e i musei demoetnoantropologici.
Si articola in sistemi museali regionali e sistemi museali cittadini. Le modalità di organizzazione e di funzionamento di questa rete nazionale sono stabilite dal Direttore generale Musei, cui competono la promozione, lo sviluppo e la realizzazione del Sistema, al fine di favorire un dialogo continuo fra le diverse realtà museali pubbliche e private del territorio, e dar vita a un’offerta integrata di attività e di servizi al pubblico.
I musei statali
L’insieme dei musei statali è composto da 32 Musei di rilevante interesse nazionale, dotati di autonomia speciale, e da circa 400 istituti tra musei, aree e parchi archeologici e monumenti distribuiti sul territorio italiano che dipendono da 17 Direzioni regionali Musei fatta eccezione per le regioni a statuto speciale Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Sicilia.
I musei dotati di autonomia speciale
Nel 2014/2015 nascono i primi 20 musei dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile ed organizzativa: la Galleria Borghese, le Gallerie degli Uffizi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta, la Galleria dell’Accademia di Firenze, le Gallerie Estensi di Modena e Ferrara, le Gallerie Nazionali d’arte antica di Roma, il Museo Nazionale del Bargello, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Parco archeologico di Paestum, il Palazzo Ducale di Mantova, il Palazzo Reale di Genova, il Polo Reale di Torino, la Galleria Nazionale delle Marche e la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Nel 2016, con la seconda fase della Riforma dei beni culturali, i Musei autonomi diventano 30. Costituiscono nuovi istituti culturali e parchi archeologici autonomi: il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (Biblioteca palatina, Galleria Nazionale, Museo Archeologico Nazionale); i Musei delle Civiltà all’EUR (Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, Museo dell’Alto Medioevo); il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma); il Museo Nazionale Romano; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste; il Parco Archeologico dell’Appia Antica; il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia, Bacoli e Pozzuoli); il Parco archeologico di Ercolano; il Parco archeologico di Ostia Antica; Villa Adriana e Villa d’Este (Tivoli).
Restano dotate di autonomia speciale anche la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica di Roma e la Soprintendenza speciale per Pompei.
Direzioni regionali musei
Le Direzioni regionali Musei assicurano sul territorio il servizio pubblico di fruizione e di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura in consegna allo Stato o allo Stato comunque affidati in gestione, provvedendo a definire strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, in rapporto all’ambito territoriale di competenza. Le Direzioni regionali Musei promuovono l’integrazione dei percorsi culturali di fruizione e dei conseguenti itinerari turistico-culturali.
Nel 2016 viene ulteriormente ampliata la mappa dei musei e dei luoghi della cultura affidati alla gestione delle Direzioni regionali Musei.
NORMATIVA E TESTI DI RIFERIMENTO
La normativa in Italia e i testi di riferimento:
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 giugno 2019 n. 76, “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”
- Decreto Ministeriale 21 febbraio 2018 n. 113, “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale“; Allegato I “Livelli uniformi di qualità per i musei”
- Decreto Ministeriale 07 febbraio 2018 n. 88, modifiche al Decreto Ministeriale 23 dicembre 2014 “Organizzazione e funzionamento dei musei statali”
- Decreto Ministeriale 12 gennaio 2017, “Adeguamento delle soprintendenze speciali agli standard internazionali in materia di musei e luoghi della cultura”
- Decreto Ministeriale 30 giugno 2016 n. 330, “Criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali”
- Decreto Ministeriale 9 aprile 2016 n. 198, “Disposizioni in materia di aree e parchi archeologici e istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale ai sensi dell’articolo 6 del Decreto ministeriale 23 gennaio 2016”
- Decreto Ministeriale 23 gennaio 2016, “Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’articolo 1, comma 327, della Legge 28 dicembre 2015 n. 208”
- Decreto Ministeriale 14 ottobre 2015, recante modifiche al Decreto 23 dicembre 2014 “Organizzazione e funzionamento dei musei statali”
- Decreto Ministeriale 6 ottobre 2015, “Concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello Stato”
- Decreto-Legge 20 settembre 2015 n. 146, “Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione” (Musei e luoghi della cultura servizi pubblici essenziali), convertito in Legge 12 novembre 2015 n. 182
- Decreto Ministeriale 23 dicembre 2014, “Organizzazione e funzionamento dei Musei Statali”
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 agosto 2014 n. 171, “Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”
- Decreto Ministeriale 27 giugno 2014 n. 94, Regolamento recante modifiche al Decreto 11 dicembre 1997 n. 507 “Norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato”
- Decreto-Legge 31 maggio 2014 n. 83, “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29 luglio 2014 e successive modifiche.
- Decreto-Legge 8 agosto 2013 n. 91, “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo” (Valore Cultura), convertito con modificazioni dalla Legge 7 ottobre 2013 n. 112
- Decreto Ministeriale 18 aprile 2012, “Adozione linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici”
- Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”
- Decreto Ministeriale 10 maggio 2001, “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei”
- Decreto Ministeriale 11 dicembre 1997 n. 507, “Regolamento recante norme per l’istituzione del biglietto d’ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato”, e successive modifiche.
Testi di riferimento a livello internazionale:
- Raccomandazione UNESCO sulla protezione e promozione dei musei e delle collezioni, Parigi 2015 (testo disponibile in inglese)
- Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, Faro 2005, firmata dall’Italia il 27 febbraio 2013
- Codice etico dell’ICOM per i Musei, 2013
- Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia il 27 settembre 2007 con Legge n. 167
- Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, Parigi 2005