Dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi della Palazzina della Meridiana, riaprono completamente le sale del percorso che da oltre quarant’anni ospita le collezioni del Museo della Moda e del Costume, il primo museo statale italiano dedicato alla storia della moda, inaugurato nel 1983 a Palazzo Pitti a Firenze.
Il nuovo allestimento offre al visitatore un’antologia di abiti rari e preziosi corredati da accessori, scarpe, cappelli, ventagli, borse, esemplificativi di una vasta collezione con più di 15.000 pezzi, che verrà esposta nel tempo a rotazione secondo alternanze raggruppate per tipologie e temi, con lo scopo di illustrare il senso dell’evoluzione della moda dal XVIII secolo ai giorni nostri. Un altro elemento caratteristico del nuovo allestimento è il dialogo fortemente voluto dal Direttore Simone Verde e dalla curatrice Vanessa Gavioli, fra gli abiti e gli accessori e diverse forme d’arte, in primo luogo la pittura, con il confronto immediato fra i capi esposti e alcuni ritratti e dipinti coevi, che aiutano a pensare la moda anche attraverso le rappresentazioni di pittori come Carle Vanloo, Laurent Pecheux, Jean-Sébastien Rouillard, Tito Conti, Giovanni Boldini, Edoardo Gelli, Vittorio Corcos, Massimo Campigli, Giulio Turcato, Corrado Cagli e Alberto Burri.
Non solo moda e pittura, ma anche moda e arti plastiche, teatro, scultura e architettura, con gli abiti che vivono in stretta connessione con lo spazio storico, gli arredi e gli affreschi della Palazzina, per finire con un dialogo visivo virtuale, ricostruito grazie all’utilizzo di schermi video, fra l’allestimento attuale e quelli storici, degli anni in cui a Firenze, a Palazzo Pitti, l’alta moda italiana si andava affermando a livello internazionale.