Dal 23 novembre 2024 al 23 febbraio 2025, le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospiteranno un evento straordinario: nella Sala Paesaggi di Palazzo Barberini sarà esposto il Ritratto di monsignor Maffeo Barberini, un dipinto di Caravaggio proveniente da una collezione privata e mai precedentemente mostrato al pubblico.
Il futuro Papa Urbano VIII è seduto su una poltrona collocata di sbieco ed è illuminato da un fascio di luce che converge dall’alto, emergendo potentemente da uno spazio nudo ed essenziale. La raffinata sperimentazione cromatica, il modo di impostare la figura in diagonale rispetto al fondo, i contrasti di chiaro e scuro, il disegno delle mani arrotondate, la luminosità dell’epidermide e la tecnica di costruzione degli occhi, sui quali è applicata una pennellata di biacca che dà intensità allo sguardo, sono le cifre dell’autografia del Merisi evidenziate da tutta la critica.
L’opera, presentata per la prima volta da Roberto Longhi nell’articolo “Il vero “Maffeo Barberini” del Caravaggio, pubblicato nel 1963 sulla rivista Paragone, è stata indicata dallo studioso come un elemento fondamentale per comprendere la ritrattistica di Caravaggio, utile a colmare una lacuna considerevole nella produzione del periodo romano del maestro, poiché suoi ritratti sono rarissimi e per la quasi totalità sono andati perduti o distrutti.
L’eccezionalità di questo prestito offre un’occasione unica ai visitatori di ammirare un’opera di Caravaggio rimasta sempre in collezione privata ed esposta per la prima volta in un museo.
Per maggiori info: barberinicorsini.org