Ministero della Cultura

Menu
Sei in: Home / Notizie / Notifiche

Al Museo preistorico dei Balzi Rossi e Area archeologica di Nervia

Oggi, 10 febbraio, è stata una giornata importante per il Museo preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia, in occasione delle celebrazioni per il Centenario della morte del principe Alberto I di Monaco, appassionato archeologo e scopritore delle grotte preistoriche liguri.

All’evento era presente anche il Direttore generale Musei Massimo Osanna, che ha visitato il sito insieme a un gruppo di autorità e di studiosi, guidati dall’illustre professore di preistoria Henry de Lumley e dal Direttore regionale Musei Liguria Alessandra Guerrini.

  • 74617531_3232016483481949_243038588529278976_n
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 13.40.18
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 14.01.07 (1)
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 13.09.43 (3)
  • 91b3959a-f1fa-4e5b-83ce-044c92039a8a
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 13.40.18 (3)

Si è ricordata così l’appassionata attività di scavo del Principe Alberto I, al quale si devono le prime sistematiche ricerche archeologiche, condotte con rigore metodologico, in uno dei luoghi più importanti per lo studio della preistoria europea.

Nel 1882-83 egli riprese le indagini già avviate nel sito dal medico francese Emile Rivière, con l’esplorazione della parte centrale del deposito della Barma Grande, e l’acquisto nel 1895 della Grotta Barma del Ponte, chiamata in seguito Grotta del Principe.

Il metodo scientifico che il Principe volle sperimentare si basava sul concetto espresso in un suo scritto “perché uno scavo sia utile alla scienza la prima condizione è che il ricercatore conosca la stratificazione del giacimento che esplora. Gli strati di un deposito sono come i fogli di un libro, i fossili e gli utensili come le illustrazioni”.

  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 14.01.02 (1)
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 14.01.02
  • WhatsApp Image 2022-02-10 at 14.01.03

Questo approccio, ancora oggi alla base della ricerca archeologica, ha consentito di raccogliere una serie di dati e informazioni preziosi per la conoscenza del sito, tuttora oggetto di scavi e ricerche condotti da équipes internazionali.

Dopo la visita all’area archeologica, il prof. Massimo Osanna ha incontrato nel museo i funzionari del Ministero della cultura e ha proseguito poi la sua visita presso l’Area archeologica di Nervia, accompagnato dai responsabili del sito.