Inaugurata la mostra “Forme e colori dall’Italia preromana. Canosa di Puglia” nella futura sede del Museo archeologico nazionale
È stata inaugurata questa mattina la mostra Forme e colori dall’Italia preromana. Canosa di Puglia, a cura di Massimo Osanna e Luca Mercuri, esposizione allestita in un’ala della scuola “G. Mazzini” destinata a diventare la nuova sede del Museo archeologico nazionale della città. Dopo il grande successo di pubblico registrato nelle prestigiose sedi degli Istituti Italiani di Cultura a Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo e del Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, dove oltre 40.000 visitatori hanno avuto l’opportunità di scoprire per la prima volta l’Italia preromana e i suoi reperti straordinari, e dopo l’ottimo riscontro della tappa a Roma, presso Castel Sant’Angelo, l’esposizione arriva alla sua naturale conclusione a Canosa, luogo di rinvenimento dei reperti in mostra, arricchita da un’opera inedita di rilevante interesse.
La mostra, organizzata con la collaborazione della Fondazione Archeologica Canosina, sarà fruibile fino al 18 maggio 2025. Il percorso espone alcune fra le produzioni artigianali più caratteristiche del popolo dei Dauni, raccontando e illustrando uno dei momenti più significativi nell’immaginario daunio quando, durante lo svolgimento delle cerimonie funerarie dedicate ai membri dell’élite canosina fra IV e II secolo a.C., erano utilizzati questi materiali.
Armi, gioielli, ornamenti, insieme ai vasi policromi e plastici, caratteristici delle botteghe canosine dell’epoca, selezionati dai depositi e dalle collezioni di importanti musei pugliesi, tra cui il Museo archeologico nazionale di Canosa di Puglia, il Museo archeologico nazionale di Taranto, il Museo archeologico di Santa Scolastica di Bari, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, nonché dalla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, diventano protagonisti della storia di Canosa di Puglia, uno dei centri più rilevanti del distretto daunio.
Per la prima volta in esposizione anche un reperto di straordinaria importanza recuperato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, assegnato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia nel dicembre 2024: un grande frammento di dipinto murale con scena figurata forse proveniente da un ipogeo della Daunia. «L’allestimento presso la futura nuova sede del Museo – dichiara il Direttore generale Musei, Massimo Osanna – consente ai corredi canosini di far ritorno alla loro terra d’origine, sottolineando il legame profondo tra i manufatti e Canosa di Puglia e rafforzando l’identità storica della comunità locale. L’esposizione, inoltre, si fregia di un pezzo inedito dalle straordinarie caratteristiche tecniche e iconografiche, pienamente coerente con il tema della mostra».
L’esposizione è parte del progetto Il racconto della bellezza, frutto di una collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e la Direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nato per promuovere il patrimonio culturale italiano nel mondo, in particolare quello conservato nei depositi dei musei e dei parchi archeologici statali.
In allegato il comunicato stampa.
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"Il racconto della bellezza" il progetto di mostre itineranti negli Istituti italiani di cultura nel mondo.
Un Protocollo di intesa tra la Direzione generale Musei del MiC e la Direzione generale per la Diplomazia Pubblica del MAECI per promuovere, attraverso mostre internazionali, il patrimonio conservato nei depositi.