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La collezione Lia e Marcello Rumma arriva al Museo di Capodimonte

La gallerista Lia Rumma dona allo Stato italiano la sua collezione: una selezione di oltre 70 opere di artisti italiani contemporanei, dagli anni Sessanta, arricchisce il patrimonio del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli.

Ne hanno dato l’annuncio questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nel Salone delle Feste del Museo, il Direttore generale Musei Massimo Osanna, la collezionista Lia Rumma, il Direttore generale Creatività Contemporanea Onofrio Cutaia, il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Michelangelo Pistoletto, Mappamondo, 1966-68

Michelangelo Pistoletto, Mappamondo, 1966-68

La collezione Lia Rumma sarà esposta nella Palazzina dei Principi – elegante edificio nel Real Bosco di Capodimonte – nella sezione di arte contemporanea, composta di oltre 175 opere che si aggiungono alle altre eccezionali raccolte del Museo, come quella Farnese, rendendo il Museo di Capodimonte una sede espositiva completa dell’arte dal XIII secolo a oggi.

Nello specifico la donazione comprende dipinti, sculture, fotografie e lavori su carta di circa trenta artisti italiani la cui ricerca ha avuto un riscontro internazionale, e copre un arco temporale che va dal 1965 agli anni Duemila.

Gino De Dominicis, Senza titolo, 1985

Gino De Dominicis, Senza titolo, 1985

Un focus è dedicato all’Arte Povera – definizione coniata nel 1967 dal critico Germano Celant – e ad artisti la cui ricerca individuale si è sviluppata accanto ai movimenti radicali di quegli stessi anni.

Non a caso, più volte sono arrivate proposte di acquisizione dall’estero, ma l’obiettivo di Lia Rumma è sempre stato quello di tenere viva la memoria e la storia di quegli straordinari anni dell’arte Italiana, lasciando la collezione in Italia.

Enrico Castellani, Superficie gialla, 1968

Enrico Castellani, Superficie gialla, 1968

Ideatore e direttore scientifico del progetto è lo storico dell’arte Gabriele Guercio, mentre il progetto di distribuzione funzionale e allestimento museale legato alla donazione è affidato all’architetto Ippolito Pestellini e al suo studio milanese 2050+.

L’annuncio della donazione della Collezione Lia e Marcello Rumma è un segnale della volontà dei musei di aggiornarsi, di rinnovarsi e di porsi come luoghi di riferimento per la conoscenza e la promozione del patrimonio culturale in tutte le sue manifestazioni, siano esse espressione della più remota antichità o, come in questo caso, del sentire contemporaneo” – sottolinea il Direttore generale Musei, Massimo Osanna.  “Ringrazio la collezionista Lia Rumma e mi complimento con il Direttore Sylvain Bellenger, con il suo staff e con tutti gli esperti che si sono adoperati per individuare questa importante raccolta e per aggiungerla alla sezione di arte contemporanea del Museo e Real Bosco di Capodimonte“.