Resterà aperta fino al 21 aprile 2024, nelle sale del Museo nazionale romano – Palazzo Massimo a Roma, la mostra “Camilian Demetrescu – DACICA”, un’esposizione a cura di Cornelia Bujin che si integra a pieno titolo, in un dialogo fra antico e moderno, con la mostra “DACIA – L’ultima frontiera della romanità”, in corso al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano.
Il tema esplorato dall’artista è la costruzione di “icone-simboli” nelle quali l’uso del legno, evocativo della terra, dà vita ad enigmatiche figure mitologiche dalle forme plastiche realizzate con la stessa tecnica di costruzione degli strumenti musicali, fatta di strati sottilissimi incollati uno sull’altro.
L’opera artistica di Camilian Demetrescu, risente, non solo dal punto di vista filologico, della memoria dei luoghi cui è intrinsecamente legata, nella dimensione di un tempo che è al tempo stesso “cosmico” e “mitico”. Un tempo della memoria che diventa, nelle sue opere, cultura stessa di una memoria antropologica da riscoprire e tramandare.
Tredici le sculture dell’artista esposte, tutte dedicate e ispirate al tema della mitologia dacica, di cui alcune allestite al primo piano di Palazzo Massimo, mentre le due Maschere di Zalmoxis, dedicate al dio dei Daci, sono rispettivamente presenti una alle Terme di Diocleziano, l’altra nella sede della Galleria nazionale d’Arte moderna e contemporanea.
Maggiori info sul sito del Museo nazionale romano – Palazzo Massimo.