Il 2018 è stato un anno di crescita per i musei e siti archeologici statali: oltre 55 milioni di persone hanno visitato i luoghi della cultura del MiBAC, con un incremento superiore ai cinque milioni rispetto al 2017.
Il Direttore generale Musei, Antonio Lampis, ha commentato: “Pochi ambiti crescono del 5% di questi tempi. La performance positiva dell’insieme deve sostenere i musei più piccoli e a tale scopo servono i meccanismi di compensazione. Ricordo sempre che nei musei il vero risultato cui tendere non è quello di vendere biglietti, ma di saper offrire, come dicono le norme, effettive esperienze di conoscenza. Resta corretto riferire dei numeri, che sono lo specchio dell’impegno e spesso del sacrificio di tanti lavoratori, dentro e fuori dai musei”.
I luoghi più visitati
Al primo posto si conferma l’area Colosseo – Foro Romano – Palatino che fa segnare un + 8,73% (da 7.036.104 visitatori del 2017 a 7.650.519 del 2018). Seguono:
- in seconda posizione l’area archeologica di Pompei, con 3.646.585 visitatori nel 2018 (+ 7,78% rispetto al 2017),
- in terza posizione le Gallerie degli Uffizi, con 2.235.328 ingressi (con un leggerissimo decremento dello 0,19% rispetto all’anno precedente).
Tra i 30 siti più visitati nel 2018, crescono:
- i Musei Reali di Torino (+ 27,82%),
- Palazzo Pitti a Firenze (+ 24,23%),
- le Grotte di Catullo e il museo archeologico di Sirmione (+ 18,83%),
- il Giardino di Boboli a Firenze (+ 17,92%), il quinto sito più visitato in Italia.
I primi 30 musei più visitati sono così distribuiti nel territorio nazionale:
- 8 nel Lazio,
- 6 in Campania,
- 5 in Toscana,
- 4 in Lombardia,
- 3 in Piemonte,
- 2 in Veneto,
- 1 in Puglia,
- 1 in Friuli Venezia Giulia.
Tutti i dati sono disponibili sul sito www.beniculturali.it