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Torna a Cerveteri il vaso etrusco con l’accecamento di Polifemo

Un capolavoro dell’arte etrusca del VII secolo a.C., il monumentale vaso decorato con uno degli episodi più noti dell’Odissea, l’accecamento di Polifemo da parte di Ulisse e dei suoi compagni, torna in Italia, a Cerveteri, suo probabile luogo di origine.

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Esposto per la prima volta nel nostro Paese, il vaso, decorato nella tecnica “bianco-su-rosso” testimonia la precoce popolarità del mito di Ulisse in Etruria e l’importanza di Cerveteri nel Mediterraneo. Nello straordinario racconto per immagini dell’opera, il Ciclope non è raffigurato come un  gigante mostruoso, bensì come un elegante signore seduto su uno sgabello.

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Il vaso sarà esposto nel Museo archeologico di Cerveteri per un mese a partire da oggi, 6 maggio, giorno  dell’inaugurazione della mostra “Ulisse torna a casa” e della conferenza di presentazione, a cui hanno partecipato il Direttore generale Musei Massimo Osanna, il Direttore del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, Vincenzo Bellelli, il Direttore del Museo nazionale romano Stéphane Verger e il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci.

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La mostra è organizzata dal Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, con la collaborazione di Direzione generale Musei, Direzione regionale Musei Lazio, Direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio, Museo nazionale romano, Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Comune di Cerveteri.

Presente dapprima in una nota collezione privata di New York e poi acquisito dal Museo Getty, finalmente il vaso è rientrato nella disponibilità del patrimonio culturale italiano grazie al Ministero della cultura e all’operato dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che hanno condotto le indagini unitamente all’Antiquities Trafficking Unit del Manhattan District Attorney’s Office di New York.