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Avviso pubblico per la concessione in uso di beni immobili statali

Scadenza: 16 gennaio 2017

La Direzione Generale Musei intende individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.

La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.

Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.

Tutte le informazioni sono riportate nell’Avviso pubblico per l’individuazione di enti non lucrativi cui affidare la concessione in uso di beni immobili appartenenti al demanio culturale dello Stato e nel relativo Allegato 1.

Gli immobili oggetto della presente procedura e il relativo canone annuale a base d’asta sono indicati nell’Allegato 1.
La documentazione catastale, grafica e descrittiva di ciascun immobile è disponibile anche a seguire:

  1. Polo museale dell’Abruzzo
    Capestrano (AQ) – Chiesa di San Pietro ad Oratorium
  2. Polo museale dell’Emilia Romagna
    Bologna – Chiesa di San Barbaziano
  3. Polo museale dell’Emilia Romagna
    Canossa (RE) – Castello di Canossa e Museo nazionale “Naborre Campanini”
  4. Polo museale del Lazio
    Bassano Romano (VT) – Villa Giustiniani
  5. Polo museale del Lazio
    Collepardo (FR) – Certosa di Trisulti
  6. Polo museale del Piemonte
    Albugnano (AT) – Abbazia di Santa Maria di Vezzolano
  7. Polo museale del Piemonte
    Moncalieri (TO) – Castello
  8. Polo museale della Toscana
    Castelfranco di Sopra – Piandiscò (AR) – Abbazia di Soffena
  9. Polo museale della Toscana
    Monteriggioni (SI) – Eremo di San Leonardo al Lago
  10. Polo museale della Toscana
    Vignano (SI) – Villa Brandi
  11. Polo museale dell’Umbria
    Perugia – Villa del Colle del Cardinale
  12. Polo museale dell’Umbria
    San Giustino (PG) – Castello Bufalini
  13. Polo museale del Veneto
    Dolcé (VR) – Loc. Volargne – Villa del Bene

Il Responsabile del procedimento è Antonio Tarasco, Direttore del Servizio I “Collezioni museali” della Direzione generale Musei.

La richiesta per effettuare sopralluoghi deve essere inviata ai Direttori dei Poli museali regionali cui ciascun immobile afferisce, con i quali saranno concordati date ed orari di loro svolgimento.

Eventuali chiarimenti ed informazioni possono essere richiesti all’indirizzo di posta elettronica mbac-dg-mu@mailcert.beniculturali.it

FAQ – Domande frequenti

  • A chi vanno inoltrate le richieste di sopralluogo?
    Come indicato al punto 9 dell’Avviso pubblico, le richieste di sopralluoghi vanno inoltrate ai Direttori dei Poli museali regionali cui ciascun immobile afferisce.
  • Esiste un modello secondo il quale redigere la domanda di concessione degli immobili oggetto del bando di cui all’avviso pubblico del 28 ottobre 2016?
    Fermo restando che la domanda deve contenere tutti gli elementi essenziali richiesti nel bando, ben può l’Ente formulare la propria candidatura seguendo lo schema espositivo che meglio ritenga, non essendovene uno già predefinito dal MiBACT.
  • Quali soggetti possono partecipare al bando di assegnazione di immobili dello Stato di cui all’Avviso pubblico del 28 ottobre 2016?
    Come indicato nel punto 4 del bando “Soggetti cui è rivolto l’avviso – requisiti di partecipazione”, l’art. 2 del D.M. 6 ottobre 2015, prevede l’assegnazione degli immobili esclusivamente ad associazioni e fondazioni di cui al Libro I del Codice civile, dotate di personalità giuridica e non perseguenti fini di lucro, che siano, a pena di inammissibilità, in possesso dei requisiti ivi elencati.
    Destinatari del bando sono esclusivamente i soggetti indicati al punto 4 (associazioni e fondazioni di cui al Libro I del Codice civile, dotate di personalità giuridica e non perseguenti fini di lucro) in possesso dei requisiti ivi indicati.
    I Comuni e gli enti territoriali possono partecipare alla valorizzazione dei beni dello Stato secondo le norme del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, relativo all’attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, e, in particolare, le norme di cui all’art. 5, comma 5, relativo agli accordi di valorizzazione e dei conseguenti programmi e piani strategici di sviluppo culturale definiti ai sensi e con i contenuti di cui all’articolo 112, comma 4, del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni.
  • Il requisito del possesso della personalità giuridica deve essere posseduto da parte di tutte le associazioni raggruppate in Associazioni Temporanee di Scopo o del solo soggetto designato quale capogruppo?
    Si ritiene che, in considerazione della previsione di cui all’art. 4.1 circa i soggetti destinatari dell’Avviso pubblico, che devono essere “esclusivamente associazioni e fondazioni di cui al Libro I del Codice civile, dotate di personalità giuridica e non perseguenti fini di lucro …”, il requisito debba essere posseduto da tutte le singole associazioni raggruppate.
  • L’asseverazione del piano economico-finanziario da parte di un Istituto di credito prevista dal bando (punto 2, lett. a), VI) può essere intesa come “dichiarazione da parte di primario istituto di credito di adeguata capacità finanziaria del soggetto proponente a far fronte agli impegni assunti nella proposta d’offerta”?
    L’asseverazione è prevista dall’art. 3, co. 5, lett. f), del decreto ministeriale 6 ottobre 2015, recante “Concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello Stato” e, pertanto, riprodotta altresì all’interno dell’Avviso pubblico.
    Ciò nonostante, la sua allegazione alla domanda di partecipazione si ritiene scarsamente compatibile con i ristretti tempi della presente procedura che, come noto, spirerà il 16 gennaio 2017.
    Pertanto, intendendo contemperare la necessità del rispetto del dato formale con il principio del favor partecipationis, che sarebbe con ogni probabilità leso ove l’Amministrazione esigesse la rigorosa applicazione del requisito regolamentare, si ritiene che nella presente procedura gli Enti interessati ed in possesso di ogni altro requisito prescritto nell’Avviso pubblico possano limitarsi a produrre una dichiarazione da parte di un istituto di credito di adeguata capacità finanziaria del soggetto proponente per far fronte agli impegni che saranno assunti nella proposta d’offerta, salvo poi, ove il progetto presentato sia giudicato idoneo dalla commissione esaminatrice, produrre successivamente l’asseverazione vera e propria del piano economico-finanziario, del progetto di gestione, a pena di decadenza dall’avvenuta aggiudicazione.

Esiti dell’Avviso pubblico

A seguito del decreto del Segretario generale del 16 giugno 2017 di approvazione della graduatoria, sono stati concessi in uso quattro immobili appartenenti al patrimonio culturale ad altrettanti enti non lucrativi al fine della loro migliore gestione, conservazione, apertura al pubblico e valorizzazione.
Ulteriori dettagli in riferimento ai singoli immobili concessi in uso sono disponibili nella documentazione pubblicata in allegato.

Si pubblica la documentazione completa relativa alla procedura di assegnazione della Certosa di Trisulti a Collepardo (FR):

Decreto 1279 del 16 ottobre 2019 – Annullamento concessione Certosa di Trisulti